Muraglioni di tufo a picco sul mare che delineano un’insenatura di rara bellezza, tra Bacoli e Monte di Procida. Torregaveta è una frazione minuscola impregnata di salsedine.
La sua storia è intimamente legata all'urbanizzazione dei Campi Flegrei e allo sviluppo dei mezzi di trasporto, che dal 1883 la vedono capolinea delle ferrovie Cumana e Circumflegrea.
Fu in quell'anno che la Società per le Ferrovie Napoletana decise di rendere questo anfratto di mare il punto di collegamento tra la terraferma e le isole flegree, col porto di Casamicciola a Ischia come destinazione principale. Da Napoli alle isole in meno di due ore. Vennero così costruite la stazione ferroviaria e il pontile, dove attraccano i traghetti diretti verso il mare aperto.
Oggi, dopo quasi 150 anni, rimane solo il pontile, poiché i fondali sono troppo bassi per accogliere la flotta sempre più numerosa di barche. La suggestione resta però immutata.
Il pontile di Torregaveta, diritto e sottile, oggi meta dei pescatori dell'area flegrea, sembra davvero slanciarsi verso l'orizzonte. Sui muraglioni di tufo che lo circondano sono presenti i resti della villa di Servilio Vatia, nobile romano amico di Seneca, anche se molti dei reperti sono sommersi a causa del bradisismo tipico del posto. Fu proprio lo scrittore e filosofo romano a lodare la scelta dell'amico di rifugiarsi qui, nella contemplazione di quest'angolo di Mediterraneo, lontano dagli affanni della vita pubblica della Capitale dell’Impero.
Le strutture oggi sommerse conservano tracce di vasche, che secondo gli archeologi erano spazi per l'allevamento di pesci e frutti di mare. Sulla terraferma, nei pressi di un famoso ristorante che oggi ricopre quasi tutta l'antica area della villa, resti di cisterne, esedre e canali. Alcune delle tante meraviglie che testimoniano l'antica passione che i romani nutrivano per queste terre baciate dal mare.
Torregaveta oggi è una piccola spiaggia animatissima nel periodo estivo, meta prediletta di molti bagnanti napoletani, ma è nel resto dell'anno che forse questo pontile rivela tutto il suo fascino. Quando a passeggio troviamo la gente del posto e i pescatori con le loro lunghe canne da pesca, a fare da figuranti in una scenografia naturale che abbraccia le sponde flegree che guardano a Ischia e a Procida.