Numero
18

La semplicità della Scapece

La semplicità della Scapece La semplicità della Scapece

Il piacere delle piccole cose, si sa, è quello che regala le maggiori soddisfazioni. Anche la cucina non fa eccezione.

Immaginiamo una calda giornata estiva, tra la brezza di mare o il refrigerio di un paesaggio campestre. Un pranzo con le persone care e qualche ricetta ben assestata. Come le zucchine alla scapece: nulla, più di questo piatto così semplice e immediato, sa esaltare tutti i lati migliori di una stagione. 

A partire dalla zucchina: prodotto estivo dell'orto, tagliata finemente a rondelle, fritta e poi marinata in olio e aceto, con aggiunta di spicchietti d'aglio e menta spezzettata a mano per aromatizzare. Niente di più, niente di meno: le zucchine alla scapece portano la tradizione della Campania in tavola.

Le origini del nome sono da ricercare proprio nel metodo di marinatura: escabeche, parola che deriva dallo spagnolo (come molte, nel dialetto napoletano) e che indica questo particolare processo di marinatura in olio e aceto. 

La ricetta è di base molto semplice: basta friggere le zucchine e poi lasciarle a marinare. Il tempo di esecuzione è però piuttosto lungo: almeno un paio d'ore le zucchine dovranno "riposare", in modo da assumere maggior sapore e consistenza. Il consiglio è quindi quello di operare fin dal mattino se avete intenzione di far gustare a pranzo questa sorprendente ricetta.

D'altra parte, come la cucina napoletana e del Sud Italia insegna, in cucina ci vuole dedizione e pazienza. Anche i piatti più "fast" come questo, pretendono la giusta attenzione, dato che nulla - da queste parti - è lasciato al caso quando si tratta di rispettare la cucina e le sue tradizioni. 

Le zucchine alla scapece sanno essere un ottimo contorno. Ancor meglio se accompagnate dal celebre cuzzetiello napoletano, vale a dire il pezzo di pane in cui si "scava" la mollica per inserire le più svariate pietanze: polpette al sugo, ragù, parmigiana di melanzane e, appunto, zucchine alla scapece. Più sugoso è il companatico, meglio è. Un modo, anche questo, semplice e immediato per godere delle meraviglie della cucina partenopea.