Se volessimo trovare una sintesi di ciò che la Penisola Sorrentina è, potremmo tranquillamente rivolgere il nostro sguardo allo scoglio della Pignatella. Un accesso via terra circondato dagli ulivi; un piccolo borgo affacciato sulla baia di Puolo; rocce bianchissime lambite da un mare talmente limpido che vien voglia di tuffarsi anche in pieno inverno.
Siamo a Sorrento, poco oltre i Bagni della Regina Giovanna, nel punto in cui il principale Comune della Penisola sta per incrociarsi con il territorio di Massa Lubrense. Davanti al nostro sguardo si stagliano il profilo del Vesuvio, di Napoli, dei Campi Flegrei, Ischia e Procida; alle nostre spalle il borghetto di Puolo, dietro cui si cela l’immagine nitida di Capri. Qui, tutto ciò che è essenziale è visibilissimo gli occhi.
I pescatori tornano con i loro gozzi; alcuni sub compiono le loro immersioni per ammirare i fondali cristallini. La pace regna. I soli rumori, d’inverno, sono quelli della risacca e del verso dei gabbiani. Da Puolo, lo scoglio della Pignatella si mostra in tutto il suo sinuoso profilo che disegna i fianchi della Penisola Sorrentina.
Da’ ‘a preta ‘e Puolo fin’ ‘o Monte ‘e Torca saglie p’ ‘e rive e scenne nu cunfino; ‘a là ‘o sole se sceta, ‘a ccà se corca e addora ‘e mare a vespro e a mattutino.Francesco Saverio Mollo – “‘O paese mio”
D’estate, quest’angolo di meraviglia è meta privilegiata dei turisti. È d’inverno, però, che si scorge più intensamente l’anima del posto, quella che i latini chiamavano Genius Loci: un villaggio di pescatori costruito – letteralmente – a due passi dal mare, con le sue case basse e le sue barche in attesa di prendere il largo.
Non c’è da stupirsi che questi fossero luoghi privilegiati di vacanza per l’aristocrazia ai tempi dell’Antica Roma. È qui che Pollio Felice, esponente di una nobile famiglia di Pozzuoli, decise di costruire la sua villa, a metà del percorso che da Puolo e dalla Pignatella porta ai Bagni della Regina Giovanna. Lo stesso nome, Puolo, sembra derivi proprio da Pollio.
I ciottoli bianchi e la sabbia fine della Baia, rendono questo scorcio di costa uno dei più limpidi che si possano percorrere lungo la Penisola Sorrentina, da Meta fino a Massa Lubrense. Un luogo in cui ricordarsi di quanto, a volte, sia così semplice sentirsi in armonia con ciò che ci sta intorno.