Il profumo di cacao è inconfondibile, soprattutto quando la si inforna e si sprigiona lentamente nell’aria, ma al primo assaggio è il sapore morbido e vellutato delle mandorle unite al burro che conquista.
Nata nell’isola di Capri – come suggerisce il nome – la Torta Caprese è ormai uno dei dolci campani più conosciuti al mondo, mentre un tempo era un dessert familiare soprattutto per chi, per qualche motivo, si trovasse a frequentare la Penisola Sorrentina o l’isola di Capri.
C’è chi la prepara con un impasto fluido e perfettamente liscio e chi, come la sottoscritta, preferisce che le mandorle siano tritate meno finemente per sentirne meglio il sapore. C’è chi utilizza un po’ di rum nell’impasto e chi sceglie la sua variante bianca e fresca, senza cacao ma a base di limoni, possibilmente capresi. È un dolce dai pochi ingredienti, la torta caprese: cioccolato fondente, burro, zucchero, mandorle, uova, una spolverata di zucchero a velo come decorazione. Ed è rigorosamente senza farina, senza glutine, senza lattosio, a prova di intolleranze alimentari.
Chi lo avrebbe mai detto che fu un errore a trasformare questa torta di cioccolata in uno dei simboli gastronomici dell’Isola Azzurra nel mondo? «Pare che il cuoco Carmine di Fiore avesse dimenticato di mettere la farina in una torta di mandorle che stava preparando per tre malavitosi americani giunti a Capri per acquistare una partita di ghette per Al Capone. Il risultato fu così buono che i tre americani ne pretesero la ricetta e Di Fiore, battezzatala “la caprese”, iniziò a produrre la torta con regolarità, ottenendo in poco tempo un grande successo e molti proseliti», racconta la scrittrice sorrentina Cecilia Coppola nel suo libro “Zeppole, struffoli e chiffon rosso”.
Se si volesse accreditare questo racconto, la torta caprese sarebbe nata negli anni ’20 e dunque quest’anno compirebbe i suoi primi cento anni di vita e di successi! Ma non mancano altre versioni ed altrettanto bizzarre sulle origini di questo dolce, datate un po’ più indietro nel tempo rispetto agli anni ’20. Come la storia secondo cui la caprese sarebbe nata da una richiesta un po’ insistente di Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Ferdinando IV di Borbone, detto Re Nasone.
Pare che la principessa si lasciasse spesso andare a qualche capriccio dettato un po’ dal suo status e un po’ dalla differenza d’età con il marito. Un giorno, in preda a una terribile nostalgia della sua amata Austria, chiese ai cuochi di corte di prepararle una sacher torte. Ma gli chef, tutti di impostazione francese, ignoravano la ricetta per cui chiesero a Maria Carolina di descrivere il sapore e l’aspetto di quel dolce. E così, nel tentativo di riprodurre una sacher torte alla corte di Ferdinando IV di Borbone, nacque la torta di cioccolato senza farina che conquistò anche il palato capriccioso di Maria Carolina.
Che siano i Borbone o Al Capone, fa anche questo la torta caprese: ci strappa un sorriso!