Cratere del Vesuvio
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Signore e signori, ecco a voi il vulcano più famoso del mondo: il Vesuvio. Il gigante che dorme è il protagonista assoluto delle vedute di Napoli: con la sua maestosa ed elegante presenza fa la guardia silenziosa al golfo, ma quell’apparente tranquillità nasconde una furia senza limiti.
Il Vesuvio è il vulcano più studiato dai geologi e il più temuto a causa della forte urbanizzazione. Le sue eruzioni, violente e implacabili, sono nell’immaginario collettivo di tutti. In alcuni casi la storia è andata oltre il mito, come avvenne nel 79 d.C. con quel cataclisma che seppellì le città di Pompei, Ercolano, Oplontis e Stabia. Il Vesuvio alterna periodi di riposo a improvvisi risvegli che scuotono il territorio. L’ultima esplosione è avvenuta nel marzo 1944. Da quel momento, il gigante è appisolato sulla schiena del golfo di Napoli. Ma attenzione: mai abbassare la guardia!
Il sentiero verso il Gran Cono del Vesuvio raggiunge quota 1170 metri attraverso una serie di curve panoramicissime che permettono di ammirare l’antico vulcano del Monte Somma, separato dal Vesuvio dalla Valle del Gigante, e il Colle Umberto, sede dell’Osservatorio Vulcanologico Vesuviano, il primo in Italia fondato nel 1841. Si prosegue per una passeggiata intorno alla bocca del vulcano, tra fiumi di lava e paesaggi stupendi.
È da brividi visitare quell’enorme cannone naturale che ha sparato tonnellate di magma e lapilli incandescenti, creando terrore, distruzione, morte… e vita.