Monte Nuovo
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Il 6 ottobre del 1538, con un’ultima esplosione terminava l’eruzione che in una settimana aveva portato alla creazione del Monte Nuovo. La sua nascita cambiò completamente la topografia del luogo: fu cancellato il villaggio medievale di Tripergole, scomparve il Monticello del Pericolo, furono sepolti le antiche sorgenti termali e resti archeologici come la Villa di Cicerone. La formazione del Monte Nuovo rappresenta l’unica eruzione vulcanica avvenuta nell’area dei Campi Flegrei in epoca storica.
Oggi il Monte Nuovo ha due caldere: una più ampia in posizione centrale e un’altra più piccola a Sud. Si tratta di un vulcano attivo in fase di quiescenza, che manifesta attività secondarie come le fumarole. Caratterizzato da una folta vegetazione, il Monte Nuovo è un’oasi naturalistica in cui crescono piante tipiche della macchia mediterranea: corbezzoli, mirti, castagni, pini marini, ginestre, felci aquiline.
Dalla cima del Monte Nuovo lo sguardo si perde su Napoli, Pozzuoli, la Penisola Sorrentina e il mare meraviglioso della Campania. Attraverso un sentiero si scende fino al Lago d’Averno, che secondo i Greci e i Romani dava accesso al regno del dio degli inferi Plutone. Nel VI libro dell’Eneide, il poeta Virgilio vi colloca l’ingresso all’Ade dove l’eroe Enea deve recarsi. Se la fortuna è dalla nostra parte, camminando si può incontrare qualcuno dei suoi tanti abitanti: gallinelle d’acqua, folaghe e germani reali.
Il tour sul Monte Nuovo è un viaggio affascinante in una terra che in alcuni punti fuma, in altri accoglie una rigogliosa macchia mediterranea, in altri ancora si lascia accarezzare dall’ombra di frassini e di castagni.