Broro ‘e purpo Tour
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Vieni a conoscere il rione di Porta Capuana e uno dei piatti più antichi della cucina partenopea. Un tour alla scoperta dell’anima più popolare di Napoli.
Il rione di Porta Capuana si trova fra la zona della stazione ferroviaria e i quartieri del centro storico: esprime da sempre l’anima più popolare di Napoli. Il cuore pulsante è concentrato proprio nell’area dove sorge la rinascimentale Porta Capuana, che si presenta ancora oggi in tutta la sua imponenza, con l’ampio arco ornato da marmi e bassorilievi e le due torri che ne completano il profilo.
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“Porta Capuana è il teatro universale, è la Cosmopoli del nostro popolo. Qui non vi è né notte né giorno”Cronista napoletano dell’800
Un rione ricco di tesori tanto meravigliosi quanto nascosti. A pochi passi dalla Porta ecco sorgere l’antico borgo di Sant’Antonio Abate, definito ‘o buvero dai napoletani, sede di uno storico mercato: una delle pochissime zone di Napoli a mantenere totalmente inalterato il suo aspetto urbanistico dal ‘400 a oggi.
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Proprio di fianco Porta Capuana ecco un altro gioiello del rione: la chiesa di Santa Caterina a Formiello. Uno splendido quanto raro esempio di Rinascimento napoletano che conserva, al suo interno, dipinti e sculture di scuola barocca. A pochi metri sorge, inoltre, l’antico lanificio della città. Oltre a botteghe storiche come quelle dei corniciai: un mirabile esempio di artigianato napoletano che ancora oggi rinnova la sua tradizione.
Poco distante sorge la chiesa di San Giovanni a Carbonara. Un esempio unico di architettura Trecentesca. Due chiese, poste a livelli sovrapposti, che conservano incredibili sculture del ‘500.
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Camminare tra queste strade significa conoscere da vicino abitudini e quotidianità della Napoli più autentica: come quella dei vecchi pescatori che qui, a inizio Novecento, tenevano il mercato. Non a caso ancora oggi è possibile assaggiare una delle preparazioni più antiche – e autenticamente popolari – di tutta la cucina partenopea: ‘o broro ‘e purpo. Una fumante tazza di brodo di polpo presso uno dei pescivendoli di zona: un polpo intero cotto, come tradizione vuole, nel suo brodo. Servito con le sue ranfetelle (vale a dire i tentacoli) e ben pepato.