Wild Posillipo: tour in kayak
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Escursione guidata nelle acque di Posillipo: da Marechiaro alla baia di Trentaremi, fino alla Gaiola, l’area marina protetta più piccola d’Italia.
Gli antichi romani scelsero la collina di Posillipo come buen retiro. Infatti in latino Pausilypon significa “luogo dove finisce il dolore”, e ancora oggi restituisce intatta l’essenza stessa del suo nome. Vegetazione lussureggiante, vertiginose falesie e ville a picco sul mare fanno di Posillipo la zona più in della città di Napoli.
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Il modo migliore per visitare il tratto di costa più “selvaggio” di Posillipo è un tour in kayak. Si parte da Marechiaro, antico borgo di pescatori famoso per la sua Fenestella e per le numerose rovine romane, e si toccano i punti più spettacolari del litorale come il Palazzo degli Spiriti, edificio del I secolo a.C. sopravvissuto al tempo e alle intemperie.
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Pagaiando si arriva fino alla Gaiola, l’area marina protetta più piccola d’Italia. Qui, in questo specchio d’acqua, ci sono due piccoli isolotti collegati da un ponte: su uno di questi è edificata una villetta appartenuta ad illustri personaggi come Paul Getty e Gianni Agnelli. Secondo gli abitanti della zona si tratta di un’isola maledetta perché, nel corso degli anni, la maggior parte dei proprietari che si sono susseguiti è stata vittima di immani sciagure.
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Superata la Gaiola, si entra nella folgorante cala di Trentaremi: una splendida baia delimitata ad ovest da un lungo sperone che si protende a mare noto col nome di Punta Cavallo. L’insenatura è contraddistinta dalle grotte scavate nel tufo giallo e dai resti della mastodontica villa romana appartenuta all’imperatore Augusto, anche lui incantato dalla divina bellezza di Posillipo.